EXPO 2015 - Moratti: lavoriamo perchè sia un progetto di tutto il Paese


Milano, 04 ottobre 2007 - Ha avuto luogo il 4 ottobre il Consiglio Comunale che ha messo a tema la Candidatura di Milano all’Expo 2015. “Ora inizia un percorso di condivisione di tutta la città perchè il progetto per ospitare  a Milano l'Expo nel 2015 sia il progetto di tutti''. Con questo appello il sindaco di Milano Letizia Moratti ha concluso la  presentazione al consiglio comunale di Milano del dossier con cui la città si candida ad ospitare l'esposizione mondiale.  “L’Expo è stato concepito e sarà progettato per essere un’eredità culturale, infrastrutturale, economica ed umana per Milano. Questa manifestazione vuole lasciare un segno profondo alle generazioni future”. Questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento del Sindaco di Milano, Letizia Moratti in Consiglio.  Nel corso del suo intervento il Sindaco ha sottolineato come la sfida milanese sia un “progetto solido”, sostenuto “da tutte le forze politiche, le forze sociali, i sindacati come le istituzioni locali, dal Governo come da tutte le università”, grazie all’apporto di centinaia di studiosi, ricercatori, personalità scientifiche che da mesi lavorano ai massimi livelli per costruire la sfida di Milano e dell’Italia. Un momento di costruzione che è ora maturo per esser condiviso e fatto proprio da tutta la città e tutti i milanesi. “Se riusciremo ad ottenere questo risultato - ha aggiunto il  Sindaco - daremo un grande valore non solo alla città ma a tutto il Paese. Non è solo il valore delle cifre e dei numeri – ha continuato - ma perché avremo dimostrato la capacità di Milano e dell’Italia di ospitare l’Esposizione Universale, come già fu nel 1906 al Parco Sempione, e la nostra capacità di offrire le nostre competenze, la nostra cultura, le nostre conoscenze per condividere  un futuro che sia positivo non solo per noi, ma per tutti i Paesi che ancora stanno affrontando con difficoltà i problemi dell’alimentazione, della sete, delle malattie alimentari e del clima”. La Moratti ha esposto i punti di forza della candidatura e la filosofia progettuale che vuole fare dell’Expo 2015 un “ponte culturale” puntando alla forza delle idee, della scienza e della tecnologia, tra Nord e Sud del Mondo, tra l’Est e l’Occidente, tra Mediterraneo, Balcani, Africa e Medioriente. Un segno profondo, quello che lascerà l’Expo 2015 ai milanesi e alla Milano che verrà: il sindaco Moratti ha infatti elencato quelli che saranno i principali benefici culturali, infrastrutturali, economici e umani dell’Expo. La città infatti erediterà la Borsa agroalimentare telematica (BAT), tre nuove linee metropolitane, il potenziamento del trasporto pubblico, un parco di 800 ettari, una città del gusto e della salute nell'area dei  mercati generali. Tutti gli interventi necessari all'Expo saranno improntati alla filosofia del minimo impatto ambientale, grazie alla adesione della Città alla campagna Sustainable Energy Europe Campaign e a un protocollo di intesa tra il Comune e il Ministero dell'Ambiente per l'abbattimento delle emissioni inquinanti "e per rendere il progetto della candidatura di Milano pienamente coerente con le strategie nazionali ed europee in tema di sviluppo sostenibile, efficienza energetica e adattamento ai cambiamenti climatici". L’evento porterà ricadute economiche stimate in 3,7 miliardi di euro,  70.000 muovi posti di lavoro e attirerà 29 milioni di visitatori mentre il budget previsto per la organizzazione dell’evento ammonta a 4,1 miliardi di euro, di cui 3,2 miliardi saranno necessari per la realizzazione per le infrastrutture.