Conclusa la missione in Italia degli ispettori BIE. Milano Expo 2015: un progetto condiviso


Roma, 26 ottobre 2007 - Il Ministro degli Esteri D'Alema sottolinea il sostegno politico bipartisan dovuto alla qualità e al valore della sfida. Il Sindaco Moratti: "Orgogliosa come milanese: siamo un simbolo per l'intero Paese. La nostra forza sono i temi e la nostra volontà a combattere le grandi sfide del pianeta"

 

E´ una campagna diplomatica mondiale dell´Italia per far conoscere ed apprezzare a tutti i Paesi la qualità del progetto e soprattutto i valori di solidarietà e di cooperazione che esprime la candidatura di Milano a ospitare l´Expo 2015.
"Una candidatura, quella di Milano che ha la forza che merita per essere presentata con orgoglio alla comunità internazionale. Intorno al grande obiettivo dell'Expo 2015 c'è una piena unità di tutte le forze politiche italiane. Gli impegni sono quelli di un Paese e non solo di un governo" così si è espresso il Ministro degli Esteri Massimo D'Alema durante la conferenza stampa a conclusione della due giorni romana della delegazione del Bureau International des Expositions.
"Milano è orgogliosa di poter contribuire con le proprie competenze. L'Expo 2015 è un progetto del sistema Italia e la città sente la responsabilità di contribuire alla riuscita di un perfetto lavoro di squadra", ha sottolineato il Sindaco Letizia Moratti che ha accompagnato nella Capitale i commissari Bie.
Il sindaco, ha poi voluto ringraziare la delegazione del Bureau, il Governo e, in particolare, il Sottosegretario agli Affari Esteri Vittorio Craxi "con il quale lavoriamo da quasi un anno".
"E' un progetto che ritengo di grande valenza internazionale per il tema scelto, soprattutto per i Paesi in via di sviluppo" ha continuato la Moratti. "L´Expo è l'occasione per Milano e per l'Italia di offrire la propria cultura, la propria storia e la propria tradizione a tutte le nazioni che ci auguriamo parteciperanno".
"Nella nostra candidatura - ha aggiunto - i valori proposti si traducono in progetti concreti per combattere la battaglia che riguarda gli 850 milioni di persone che non hanno cibo, il miliardo e 300 milioni che non hanno acqua per bere, lavarsi, farsi da mangiare".
"Esprimo l'apprezzamento del governo - ha commentato D'Alema - per il modo in cui le istituzioni milanesi hanno lavorato e stanno lavorando per presentare nel modo più adeguato la candidatura di Milano e per offrire alla comunità internazionale una candidatura all'altezza del prestigio del nostro Paese e di una grande città come Milano. Ribadiamo gli impegni che competono alla Farnesina - ha sottolineato D'Alema - Da parte nostra c'è il pieno impegno e c'è la disponibilità a collaborare con
i paesi in via di sviluppo per farli partecipare alla esposizione universale che speriamo si terrà a Milano nel 2015". "Intorno a questo grande obiettivo - ha sottolineato il ministro degli Esteri - c'è una piena unità di tutte le forze politiche italiane. Questa candidatura è sostenuta da una volontà bipartisan".
D'Alema ha detto che per l'Expo 2015 "ci troviamo a gareggiare con Izmir ma non vogliamo mai dismettere un atteggiamento di amicizia con la Turchia. Con i turchi ci sentiamo vicini e abbiamo straordinarie relazioni di carattere economico e politico. Questa competizione si conduce in spirito di amicizia. Se sarà Milano a ospitare l'Expo, i turchi saranno i nostri ospiti più cari".
D'Alema ha quindi ricordato la straordinaria tradizione della città lombarda dal punto di vista delle kermesse espositive. Già nel 1906, Milano fu sede dell'esposizione universale. "Dopo più di un secolo - ha osservato il ministro - si tratterebbe di un ritorno".
"Sono orgogliosa come milanese di aver portato un progetto condiviso dal governo e da tutto il Paese". Lo ha detto il Sindaco a margine della conferenza stampa organizzata alla Farnesina. "Spero - ha concluso - che l'Esposizione universale possa diventare un simbolo per il nostro Paese, così che l'Italia possa trovare un senso di  appartenenza, di identità" e che possa "giocare un ruolo sempre più importante, cioé il ruolo che l'Italia merita".
Dialogo Italia-Mondo - Quello presentato da Milano per l'Expo 2015 è un progetto "molto interessante" e gode di un "alto consenso politico, fondamentale per la candidatura all'evento". Lo ha sottolineato la Presidente del Comitato esecutivo Bie, Carmen Sylvain. "A Milano abbiamo visto il dossier tecnico, verificato l'ampio sostegno a livello locale e il grandissimo lavoro in corso mentre a Roma abbiamo
riscontrato un alto consenso politico da parte di tutti i partiti''. Analogo consenso gli ispettori hanno potuto verificare, ha proseguito, anche verso il mondo industriale, rappresentato oggi dal Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, e sindacale, oltre che dal mondo accademico e culturale.
"Un altro aspetto importante del progetto - ha detto ancora Carmen Sylvain - è il valore umano del tema e del progetto legati a questa candidatura: un progetto internazionale basato sul dialogo tra l'Italia e il mondo intero - ha proseguito - oltre che multidisciplinare e tale da coinvolgere tutta la popolazione mondiale''.
Stabilità e condivisione - "La carta vincente è una condivisione piena e convinta che l'Expo e' una occasione del Paese e di Milano", ha commentato il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati a margine della conferenza stampa. Penati ha sottolineato il "convinto sostegno del Presidente della Repubblica Napolitano", il "caloroso sostegno del Presidente del Consiglio Prodi" e "l'importante sostegno dei due leader della maggioranza e dell'opposizione, Veltroni e Berlusconi". "C'è un quadro di stabilità. E' un fatto straordinario anzi direi irripetibile", ha concluso Penati.