Milano, 13 Novembre 2007 - La Regione è pronta ad approvare una legge speciale per Milano, se la città otterrà l'Expo 2015. In questo modo si potranno accelerare i lavori per le nuove opere scongiurando il rischio di un nuovo caso “Italia 90”, come ha spiegato l'assessore al Territorio della Lombardia Davide Boni. L'idea è nata dopo una variazione 'forzata' alle modifiche della legge urbanistica regionale. Fra queste, infatti, Boni aveva inserito una norma che, nel solo caso di Milano, affidava i piani attuativi conformi ai piani regolatori alla giunta (senza dover passare dal consiglio comunale). Un modo per snellire le procedure. Ma, secondo l'ufficio legale del Consiglio regionale, la norma poteva essere incostituzionale visto che riguardava un solo Comune. Così Boni ha tolto questo passaggio dalle modifiche alla legge urbanistica. Ma ha rilanciato con l'idea di una legge per Milano che trova sostenitori anche nell'opposizione. ''Siamo disponibili a una legge di scopo per l'Expo'' ha ammesso il consigliere Ds Franco Mirabelli. Senza, infatti, “c’è il rischio - ha spiegato l'assessore - che si metta in piedi qualcosa di interessante, ma che, con i passaggi in Consiglio e nelle commissioni, poi non si arrivi alla fine, ripetendo la situazione di Italia ‘90 quando le opere non sono state finite in tempo utile”. “L'Expo è un evento di rilievo per tutta l'Italia - ha concluso il presidente della commissione Territorio Marcello Raimondi (Fi) - Figuriamoci se non si deve trovare il modo di favorire le iniziative connesse a questo evento”. |