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Navigli Lombardi e Expo 2015: una sinergia |
Milano, 29 Giugno 2007 - Si è tenuta il 28 giugno a Milano la V Conferenza Metropolitana Dei Navigli Lombardi presieduta da Emanuele Errico, Presidente di Navigli Lombardi e con la partecipazione del Comitato per la Candidatura di Milano a Expo 2015. Valorizzare il patrimonio del sistema dei Navigli Lombardi dal punto di vista del turismo, del rinnovo paesaggistico, della navigazione e della produzione di energia rinnovabile: è questo l'obiettivo che è emerso nel corso della conferenza metropolitana cui hanno partecipato anche i sindaci e gli amministratori dei 47 comuni bagnati dai Navigli. Sono stati presentati alcuni progetti, promossi dalla Navigli Lombardi Scarl, volti alla valorizzazione dell'intero sistema. Si passa dal piano per il recupero delle sponde a quello per la creazione di chiuse in grado di eliminare i salti d'acqua e rendere i corsi d'acqua navigabili, senza contare il progetto per il restauro di cascine, mulini e caselli. Ciò che potrebbe costituire la svolta per il sistema, è la conquista da parte di Milano dell' Esposizione Universale del 2015, che porterebbe in città - secondo le previsioni del comitato Expo 2015 - 30 milioni di visitatori in sei mesi, 60mila posti di lavoro per cinque anni, investimenti sul territorio per circa 3 miliardi di euro, parte dei quali destinati proprio al recupero dei Navigli. “La candidatura di Milano a Expo 2015 introduce un elemento di straordinario mutamento e opportunità nello scenario di rinnovamento del disegno urbanistico del territorio milanese – afferma l'Arch. Giancarlo Tancredi Direttore Settore Progetti Strategici Comune di Milano Coordinatore Aspetti Urbanistici e Territoriali Expo 2015 - L’obiettivo del progetto è di coinvolgere l’intero territorio della regione milanese e lombarda, secondo molteplici e diverse declinazioni. In questa prospettiva si collocano il progetto della Via d’Acqua e della Via di Terra, che metteranno in relazione le diverse realtà del ricco patrimonio del paesaggio e dell’architettura del passato, del presente e del futuro della città, a partire dalla Darsena, che sarà interamente riqualificata per divenire il punto di incontro tra la città d’acque e la città di terra. La Via d’Acqua si svilupperà lungo circa 20 km, dal sito Expo alla Darsena, con l’obiettivo di creare uno straordinario parco lineare disposto attorno a canali e spazi d’acqua, capace di recuperare e rinnovare il rapporto tra la città e l’acqua”. “Milano può così realizzare un unico grande parco territoriale in cui l’acqua costituisce l’elemento portante che punteggia l’intero percorso nelle sue diverse forme: canali, fontanili e risorgive, specchi e cave, risaie, ecc. Si potrebbe parlare di un vero e proprio parco scientifico sull’acqua e la nutrizione: l’acqua come elemento primario del ciclo della vita e dell’alimentazione può essere vissuta lungo il percorso ciclo-pedonale con scopo anche didattico” conclude Tancredi. |